Fabio Dal Molin | Fede / Discesa agli Inferi
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Fede / Discesa agli Inferi

"L'invisibile diviene visibile", Teodoro Studita

Fede / Discesa agli Inferi

 

Croce 1994,

Olio si legno,  200 x 200 cm.

 

“In verità, in verità vi dico:

è venuto il momento, ed è questo,

in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio

e quelli che l’avranno ascoltata vivranno”

 

Gv 5,25

 

 

Iconografia e Letteratura

 

 

“Ed è che credevo e credo che Dio Nostro Signore,

per non so quali imperscrutabili disegni,

li fece credersi increduli.

E cge forse al termine del loro transito cadde

loro la benda”.

 

Miguel De Unamuno, “San Miguel Bueno Martire”

 

 

Masolino, “Discesa agli Inferi”

 

“Gesù vince il mondo, la morte, il peccato.

Il nuovo patto di Dio con l’uomo si realizza

Con la venuta di Gesù nel mondo,

Il riscatto si compie con la discesa agli inferi

Di Cristo Gesù salvatore e unica via di salvezza,

Supremo atto d’amore.”

 

Discesa agli Inferi

Simbolo di totale identificazione di Cristo col peccatore, fino al punto di sperimentare l’abbandono divino.

 

 

SHEOL

Regno della tenebra, luogo di polvere e silenzio.

Abisso, landa dell’oblio.

 

  • Responso divino all’enigma della libertà umana.
  • Cristo è morto per il peccatore e ha preso il suo posto all’inferno.

Egli ha scontato la pena in luogo nostro.

Noi possiamo e dobbiamo sperare che tutti saranno salvati.

 

ANSELMO

“Il luogo da cui la sua preghiera ascende è la perdizione, l’inferno, inteso come realtà esistenziale”

In descensu super irremeabile chaos inferni

 

Cristo discende nella sua sofferenza, discende la grazia per redimere l’uomo. “Dio non avenva bisogno di patire una tal pena, ma l’uomo aveva bisogno di umiliarsi fino a questo punto, ma l’uomo aveva bisogno di essere così tratto fuori dell’abisso infernale.”

 

“O croce del Signore! I malvagi non potevano far nulla che non fosse consentito dal Signore. Essi agivano per condannare il Salvatore, ma questi agiva per salvare i condannati.”

 

MACARIO – esperienza personale ed esistenziale

“L’immagine della discesa agli inferi di Cristo, per riportare in cielo l’Adamo perduto e tutto il suo genere, viene applicata al singolo.

Questo infatti è l’inferno, lontano da Dio, si sperimenta come tale “sepolcro e tomba è il tuo cuore”, in te scorre il fiume dell’inferno, tu sei “immerso nei flutti, affogato e morto” e Cristo è il palombaro che viene a farti riemergere dalla tua propria profondità.”

“Questi sono misteri dell’anima, che si compiono realmente nell’uomo il quale si sforza di penetrare nella terra promessa, che viene librato dal regno dei morti, riceve da Dio il pegno e diventa principe dello Spirito Santo.”

 

Mandylion

Volto Santo, Genova

 

GIOVANNI EVANGELISTA

Passione e morte, ingresso della luce nelle tenebre, discesa dell’amore fino all’estremo: tutto questo avvenimento corporeo è per lui già l’avvenimento definitivo e gli svela già la gloria insuperabile del Dio apparso nella carne.

 

GREGORIO DI NISSA

Ipostasi

Ciò che sussiste, che possiede l’esistenza.

“Questo è dunque l’Hjpostasis: non il concetto indeterminato dell’essenza che non ha alcuna solida stabilità, che designa soltanto ciò che è comune, bensì il concetto che delimita e circoscrive attraverso le sue caratteristiche peculiari ciò che in un singolo è ancora comune e indefinito.”

 

  • L’immagine coglie la persona, non l’essenza comune.
  • Precisa somiglianza (Carattere) incidere, imprimere in una materia-tratti.

Unità dell’essenza – differenza delle persone

 

Noi vediamo il “riflesso della gloria di dio” (Cristo) tramite l’illuminazione dello Spirito; ma per mezzo della “impronta” (Cristo), noi veniamo condotti alla gloria del Padre, cui appartiene l’impronta (il Figlio) e il sigillo (lo Spirito Santo).

 

ORIGENE

La vera immagine è interiore.

Il visibile solo come ombra dell’invisibile.

 

TEODORO STUDITA

L’invisibile diviene visibile.

 

Pontormo

 

Il Settimo Sigillo, Ingmar Bergman 1957

La fontana della vergine, Ingmar Bergman 

 

 

IMMAGINE E VOLTO

“L’angelo dell’Apocalisse “non parla, non nasconde, ma accenna in immagini. Le immagini quindi devono essere significative e intelligibili per se stesse.

L’esegesi consiste nel recarsi nel punto in cui, nello Spirito l’immagine diventa trasparente all’immaginante e costui è, nell’unità, Dio e uomo.”

 

“E’ il mistero nuziale tra Cristo e la chiesa che esige la continua contemplazione del capo, pieno di sangue e ferite, e l’unificazione esistentiva e sponsale proprio in questa immagine.”

 

“La conoscenza della gloria di Dio brilla sul volto di Cristo”

Le due sono una cosa sola: la plasticità della forma del “Gesù storico” e la sua forza di imprimersi nella forma del “Cristo della fede”.

 

 

Beato Angelico, Cristo bendato

 

 

Frate Ave Maria, Eremita cieco

 

 

Ernst Fuchs, Villa Wagner Wien

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Date

7 Marzo 2019

Category

In Principio, Pittura, Vultus Christi